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lunedì 30 gennaio 2012

RINASCERE : FAR RIFIORIRE LA VOSTRA VITA

Le emozioni che ci danno potere

L’emozione è uno stato d’animo, un’impressione o sentimento intenso di gioia, di paura, di rabbia, di frustrazione, ecc. Un’emozione negativa ci fa sentire male, mentre un’emozione positiva ci fa sentire bene e rifiorire. L’emozione è un segnale, un richiamo all’azione e da questa ottica anche le emozioni negative diventano utili in quanto, comprendendo il loro vero significato, siamo in grado di volgerle a nostro favore.
Come spiega Anthony Robbins in “Come migliorare il proprio stato mentale, fisico, finanziario“, imparando ad usare le emozioni negative prendiamo praticamente il controllo della nostra vita. Infatti, gestire le proprie emozioni in modo adeguato è importante sia per vivere in sintonia con gli altri che in armonia con se stessi.
Secondo Anthony Robbins: «Le emozioni,  anche quelle che a breve termine sembrano dolorose, sono in realtà come una bussola interna che vi indica le azioni che dovete compiere per realizzare i vostri obiettivi. Se non sapete usare questa bussola, sarete per sempre alla mercé di ogni tempesta psichica che incontrerete sulla vostra strada». 
Occorre saper dare un nome alle emozioni in quanto ogni emozione negativa ha il suo corrispondente positivo;  per esempio, il senso di inadeguatezza ha il suo opposto nella gioia.
Anthony Robbins ha individuato 10 segnali d’azione (emozioni negative) e le corrispondenti dieci azioni positive che lui chiama emozioni del potere. Le emozioni negative non sono mai nemiche, anche se ci fanno soffrire. Infatti, sono dei segnali utilissimi che ci manda l’inconscio (ovvero il nostro corpo) per dirci che dobbiamo cambiare approccio o strategia.
Ecco la tabella di Antony Robbins:
 
Come interpretare questa tabella?
Quando si prova un senso di disagio, di  fastidio o d’imbarazzo il miglior antidoto è provare amore e calore. In realtà, con l’amore si riesce a smontare e a sconfiggere persino la rabbia e l’acredine.
Quando si ha paura, non bisogna né cedere ad essa finendo per ingigantirla, né fingere di non provarla. Per farla sparire non c’è di meglio che provare un senso di stima e di gratitudine verso la vita. Il senso di gratitudine è proprio l’antidoto della paura. Se ci si sente grati non si può avere paura di nulla.
La sensazione di offesa è generata dalla perdita di fiducia o di intimità nei riguardi di una data persona. Per combattere la sensazione di sentirsi offesi  non c’è di meglio che incuriosirsi e chiedersi che cosa stia realmente accadendo. Molte volte le cose sono molto più semplici e lineari della nostra immaginazione morbosa.
La rabbia, nelle sue varie sfaccettature, scatta spesso spontaneamente quando viene toccata qualche determinata corda o regola del nostro inconscio. Per combattere la propria rabbia occorre trasformarla in eccitazione e passione.
I fallimenti e gli intoppi provocano il senso di  frustrazione che si può combattere con la determinazione: ossia non bisogna arrendersi di fronte alle difficoltà, non bisogna mai arrendersi alla disperazione, bisogna avere pazienza! Non bisogna mai smettere di volersi bene!
La delusione è un’emozione ancora più pericolosa della frustrazione e si può combattere cambiando strategia, ossia diventando più flessibili, cercando nuove soluzioni e nuove vie per realizzare i propri obiettivi.

I sensi di colpa sono assai spiacevoli e fanno sentire veramente male. Il loro significato è che abbiamo violato alcuni valori e quindi occorre cambiare comportamento. Attenendosi a tali principi si accresce la fiducia in se stessi e il senso di sicurezza e scompaiono i sensi di colpa.
Il senso di inadeguatezza o di mediocrità si prova quando ci sentiamo incapaci di fare qualcosa che invece dovremmo saper fare. Ciò perché ci mancano alcune informazioni, strategie o conoscenze. Il modo migliore per combatterlo è provare gioia, mostrarci allegri e felici. Infatti la gioia esalta l’autostima e allontana dalla nostra vita le sensazioni più nocive: la rabbia, la paura, le offese, le delusioni, praticamente ogni cosa. La gioia è l’antidoto universale contro ogni emozione negativa, ma non deve essere finta, come notiamo in tanti personaggi pubblici….
La sensazione di sentirsi sopraffatti o schiacciati si prova quando si cerca di controllare troppe variabili contemporaneamente e perciò va tutto male. Quindi ci dobbiamo concentrare sull’aspetto più importante affrontando una questione per volta, accrescendo la nostra pazienza e la nostra tolleranza alle frustrazioni. Il senso di oppressione e di impotenza si combatte con la vitalità, ossia accrescendo le proprie energie vitali attraverso l’attività fisica. La sedentarietà, com’è noto, causa spesso un senso di spossatezza e di sopraffazione.
La gente, in fondo, soffre perché non sa tollerare i dispiaceri in quanto vorrebbe tutto e subito, e non appena qualcosa va storta si sente perduta,  sopraffatta, schiacciata. Il mio antidoto in questi casi è che i mali non vengono mai per nuocere perché proprio dal male nasce il bene. Non bisogna mai arrendersi alla disperazione. Come ho scritto nel mio saggio motivazionale “La felicità a portata di mano“, per andare in paradiso bisogna passare attraverso l’inferno. Quanto prima si fa propria questa metafora, tanto prima si diventa pazienti, fiduciosi e sereni.
La sensazione di solitudine significa chiaramente che necessita un maggiore contatto con la gente. E per un maggiore contatto col prossimo non c’è di meglio della donazione: il segreto del vivere è dare noi per primi!

In conclusione, il segreto per trasformare le emozioni da negative in positive allo scopo di far rifiorire la propria vita sta nell’equilibratura, ossia nell’eliminazione della dualità che è la causa dei conflitti e dei fallimenti. Non essere equilibrati significa essere squilibrati o scompensati, e questa scompensazione che non è altro che un eccesso da un lato o dall’altro, è sempre la causa di tutti i nostri guai. Essere equilibrati è come andare in bicicletta o in moto e non cadere né da un lato né dall’altro, pur inclinandoci nelle curve per contrastare la forza centrifuga.
Tutto ciò ci dice che sono utili e necessarie tutte le emozioni, comprese quelle impropriamente dette negative perché il flusso energetico, come nella corrente elettrica o nel pendolo, deve passare continuamente da un polo all’altro, da un lato all’altro, generando un equilibrio dinamico tra i due poli opposti in gioco. L’annullamento reciproco delle due forze in gioco, per esempio l’infelicità e la felicità,  ci consente di soffrire per il minor tempo possibile e quindi ci rende gioiosi, entusiasti e felici.

L’equilibrio interiore, dunque, è la risultante tra tutti i poli opposti, di cui alternativamente uno è positivo e l’altro è negativo. Infatti, la paura non è sempre negativa e il suo opposto, il coraggio, non  sempre è positivo: tutto dipende dalle circostanze, tutto è relativo al contesto in cui ci troviamo. La frustrazione e la delusione non sono sempre negative perché ci dicono che dobbiamo impegnarci di più e/o dobbiamo cambiare strategia; e i loro opposti, rispettivamente la determinazione e la flessibilità, non sono sempre positivi perché a volte bisogna anche saper rinunciare per non perdere totalmente la testa, o al contrario occorre tener duro per riuscire nei propri intenti.
Per equilibrarci e centrarci il primo passo da fare è assumerci le nostre responsabilità, il che ci mette in sintonia con gli altri eliminando il nostro proverbiale eccesso di egoismo ed aumentando la fiducia in noi stessi e negli altri. L’eccesso di egoismo è all’origine di tutti i conflitti con gli altri, mentre un eccesso di altruismo causa conflitti interiori, ossia danneggia soprattutto chi lo pratica.
Amando e rispettando il nostro prossimo, desiderando genuinamente il bene di tutti, noi ci equilibriamo e centriamo rapidamente, ossia eliminiamo dalla nostra vita gli eccessi, ed in questo modo diventiamo saggi e felici. Naturalmente amare il proprio prossimo non significa che dobbiamo dimenticare noi stessi, anzi noi dobbiamo continuare ad accettarci, amarci e rispettarci anche nei momenti più difficili! 

sabato 28 gennaio 2012

USCIRE MENTALMENTE DAL PROBLEMA DEL SOVRAPPESO


96 kg.: la mia più “grande”, “grossa” opportunità!
Il giorno in cui la bilancia ha decretato il mio peso “pazzesco” penso sia stato il giorno più costruttivo della mia vita!
Già! Strano a crederci, vero? C’è chi si dispera, chi si butta giù, chi si ripromette di non toccar più cibo…eppure quel giorno ho capito: nel mio peso erano “incorporate”: insoddisfazione, mancanza di autostima, demotivazione,  la ricerca di accettazione da parte degli altri e rabbia per non aver mai trovato il coraggio di cambiare per non scontentare gli altri e per la paura dei giudizi.
Per anni ho cercato l’approvazione degli altri, cercando di essere sempre accondiscendente, accettando ogni cosa mi venisse detto di fare…..con il risultato di VIVERE LA VITA DI UN’ALTRA PERSONA E DI FARMI TRATTARE DA TUTTI COME UN PANNO USA E GETTA!

Quella che segue è una piccola premessa per farvi capire chi sono, com’ero e cosa voglio:
Non mi sono mai accettata: fin da piccola sono stata una bimba paffutella ed ero “contesa” tra mia madre e mia nonna (sua suocera). Mia madre mi teneva a stecchetto e mia nonna mi rimpinzava di ogni delizia….così ero tra “l’incudine ed il martello”. Credo non ci siano diete che non ho provato, con il solo risultato di perdere peso, riprenderlo e riprenderlo…un’altalena che, (oltre ai problemi che avevo in casa poichè i miei genitori litigavano in continuazione) mi ha portata a sedici anni a soffrire di ulcera, gastrite e colite…..Quando ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito ero felice ed a poco a poco, senza far diete sono dimagrita: il giorno del mio matrimonio indossavo una taglia 42 per nemmeno 60 kg.! Peccato però che la favola durò poco: ci separammo dopo 5 anni e me ne andai con mia figlia che non aveva ancora compiuto 4 anni. Ci eravamo sposati perchè dopo due anni di fidanzamento i rispettivi genitori “spingevano” sul sistemarci….così…noi, decidemmo con la loro testa. E questo fu uno dei miei tanti errori di “accettazione“.

Ma torniamo al giorno del 96° kg.!!!, IL GIORNO DEL GRANDE TRAGUARDO: per la prima volta mi sono guardata allo specchio (cosa che non facevo da moltissimo tempo) e con stupore non ho visto “ciccia e ciccia”:
ho visto nei miei occhi qualcosa di diverso.
Da anni seguivo Corsi di Autostima, ascoltavo parole, parole, parole, facevo esercizi, arrivavo a casa entusiasta e carica, ma il giorno dopo non riuscivo a mettere in atto nulla. Nulla di nulla!
Paura? Forse. Vigliaccheria? Forse. Pigrizia? Forse….O…..forse non mi amavo abbastanza..questa è la verità!
Non mi sono mai domandata: sono felice? E’ questo ciò che voglio? Nessuno me lo ha mai chiesto ed io non me lo chiedevo…,ma quel giorno, il giorno della “pesata” liberatoria me lo sono domandata…ed è stato bellissimo!!

Così ho iniziato una nuova vita alla ricerca di Nico, me stessa. Quel giorno ho iniziato a scrivere tutto ciò che volevo dalla vita, come lo avrei ottenuto, le strategie e le tecniche per arrivarci! Ho iniziato ad applicare tutto ciò che avevo imparato dai libri, dai Corsi, consigli e suggerimenti, ho intrapreso azioni di profondo cambiamento mentale e fisico, ho imparato un nuovo modo di affrontare le giornate, sono tornata a sorridere ed ora sono qui a disposizione di chi non si riconosce nel suo guscio e vuole a “ritrovarsi” con piccoli, semplici strategie.

E’ UNA GRANDE ED ENTUSIASMANTE AVVENTURA! OGNI GIORNO RINGRAZIO DIO PER AVERMI DATO TANTI PROBLEMI: ORA CHE LI HO RISOLTI GODO DI OGNI ATTIMO DELLA MIA GIORNATA E NON MI LASCIO VIVERE: STO VIVENDO!
Vivere ogni giorno con un piccolo progetto, con un obiettivo piccolo o grande che sia e riuscire a realizzarlo è la cosa più fantastica del mondo! E se non lo realizzo lo osservo da un’altra angolazione.
Mi emoziono veramente quando qualcuno mi ringrazia e mi sento la persona più appagata del mondo!

giovedì 26 gennaio 2012

COME MIGLIORARE NOI STESSI


Quando si decide di migliorare e cambiare la propria vita la cosa più importante da fare è solo una, incominciare a lavorare su noi stessi senza guardare gli altri, concentrarsi su di noi e basta.
Vuoi cambiare vita e migliorarti?

Smetti di pensare a quello che dicono gli altri e fai quello che ti dice il tuo cuore.
Per incominciare a il percorso ogni persona inizia per un motivo, l’importante è sempre la motivazione, se sei motivato superi tutti gli ostacoli.
Adesso hai validi strumenti per lavorare su di te, scegli quelli più appassionanti, più belli e coninvolgenti e quelli in cui ti senti meglio quando li pratichi e mettiti subito in azione, qui di seguito ti presento un elenco:
  • Pnl (Programmazione Neurolinguistica). Tecnica mentale di visualizzazione per cambiare convinzioni, schemi di comportamento ed imparare a leggere meglio il proprio corpo e quello della persona vicno a noi per entrare sempre meglio in sintonia con lei.
  • Eft (Emotion Freedom Tecnique). Tecnica energetica di applicazione semplicissima in cui si usa l’energia presente nel corpo di tutti noi per risolvere traumi, problemi emozionali, fobie, insicurezze ed anche malesseri fisici che altre tecniche tradizionali non sono riuscite a risolvere.
  • Theta Healing. Altra tecnica energetica mista alla visualizzazione in cui si usa “l’energia universale” per cambiare convinzioni a tutti i livelli della persona (livello inconscio, storico, anima, genetico) in una rapidità assoluta. Tecnica di non semplicissima applicazione.
  • Reiki. Tecnica energetica per alleviare e portare sollievo a parti del corpo che in quel momento non stanno bene (esempio, la testa quando si ha forti mal di testa, oppure dolore alla gamba ecc…), incentrata su dolori fisici, un uso costante porta anche un benessere generale con un aumento della vitalità nella persona.

Come hai visto di tecniche ce ne sono moltissime (e ce ne sono ancora ti ho detto quelle più sviluppate e famose, cioè pnl e eft, con l’aggiunta di altre 2 molto buone), dopo aver scelto quella/e in cui ti senti più in sintonia (io personalmente ne uso più di una) impara bene la procedura e mettiti immeditamente in azione, non aspettare, non serve a nulla. Prendi alcuni problemi presenti nella tua vita e trattali, cambiaerai le convinzioni a riguardo e la tua vita comincierà a migliorare e cambiare in meglio.

Unica raccomandazione per il successo: Costanza e Determinazione, con questo atteggiamento puoi fare tutto!

sabato 21 gennaio 2012

GESTIRE MEGLIO IL TEMPO (SECONDA PARTE)


FARE UNA COSA PER VOLTA
Il consiglio che sto per darti ora, sembra una cosa di poco conto, ma in realtà se adottato, comporta dei grandissimi vantaggi.
Eccolo: fai una cosa per volta, sempre.
Questo consiglio è valido in ogni campo.
Vediamo come.

Spesso si tende ad accumulare più cose e si lavora orizzontalmente.
Si mette in piedi un progetto, poi lo si lascia monco…se ne comincia un altro. Poi si riprende quello vecchio..si accantona il precedente. Poi si apre un nuovo progetto ancora. Ed ecco che ci troviamo immersi in tante piccole e grandi cose da fare. Lavoriamo sincronicamente a più progetti.
La nostra testa non è mai univocamente e profondamente coinvolta da una sola cosa. I pensieri si affollano e avolte è difficile raccapezzarsi.
E’ chiaro che noi siamo lo specchio dei tempi.
La post modernità ci obbliga a fare i conti con tante informazioni nello stesso momento. Il rischio però è quello di vivere tante esperienze, ma in maniera superficiale come chi tiene aperte 30 discussioni insieme su msn e non riesce a scendere in profondità in nessuna di queste.
O come chi qui sta leggendo questo articolo mentre sgranocchia un panino, risponde in skype, ascolta musica e con un occhio tiene a bada il telefonino per controllare se ci siano sms nuovi da leggere.
;-P
Non si riesce insomma a fare né quello, né quell’altro.
Il mio consiglio quindi è quello di fare una cosa per volta, portarla a termine e poi cominciarne una nuova.
Chiudi i progetti (di qualsiasi livello di impegno emotivo siano). Vai fino in fondo. Immergiti nelle cose, destina a queste tutta la tua attenzione, poi chiudile e dedicati ad altro con altrettanta profonda concentrazione.
Facendo così si ottengono i massimi risultati, sia che vogliamo raggiungere un nuovo record nello sport, sia sul lavoro, sia nei rapporti personali.
NON RIMANDARE
Altra cosa da fare è non rimandare.
Non trascinarti le commissioni da svolgere. Sii operativo. Togliti subito il pensiero di una telefonata importante, un impegno improrogabile etc.
Fai una scaletta delle priorità delle cose da fare in giornata e realizza per prima quella che risulta essere più vantaggiosa per te.
Mettiti al primo posto. Solo così potrai poi destinare tutta l’attenzione e la cura che meritano gli altri.
Non lasciare che passi un sol giorno senza aver dedicato del tempo per te stesso. E cosa ancora più importante, sebbene dura da fare accettare alla mente razionale, impara a fare solo le cose che ti piacciono veramente. Se c’è qualcosa che non ti va di fare,  semplicemtne non farlo. Devi rispondere solo a te stesso.
Lungi dal legittimare comportamenti narcisistici, ricordamoci quanto sia importante poter dare agli altri quando siamo in forma ed abbiamo soddisfatto tutte le nostre necessità.
Del resto “Cosa se ne fanno gli altri di un me stanco, concentrato esclusivamente sul mio ego“?.
Gli altri avranno in tal modo tutta la nostra attenzione, poichè avremo precedentemente destinando del tempo e dello spazio alla “cura” (intesa in senso lato) della nostra persona.
IL FENG SHUI DEL TEMPO

Procediamo alla pulizia.
Come ti senti dopo aver fatto pulizia e ordine in casa?
Bene, facciamo lo stesso, tagliamo i rami secchi.
C’è una cosa vecchia che non usi o che nn ti piace in casa? Buttala via, ma adesso, subito, non domani.
Cancella dalla agenda un numero di telefono appartenente ad una persona che non vedi da tempo, che non gradisci incontrare di nuovo, sebbene ogni anno ti costringi a ricopiare il suo numero in rubrica (inspiegabilmente).
Perchè conservare numeri di telefono, indirizzi e contatti di persone che non avrai più voglia di sentire. Perchè?
Fai la stessa opera di pulizia con i contatti che sai non possono darti nulla o non ti rappresentano; questo discorso è valido anche per i contatti in msn o in facebook o in qualasiasi altro social network.
Alleggerisci il carico.
Ringrazia la cosa o la persona per ciò che ti ha dato e poi cancellala.
Fai la stessa pulizia con un vecchio file del pc che è sempre lì e non serve più.
Sentiti libero e più leggero per questa pulizia di primavera.
:-)

Questo atto liberatorio e un pò psicomagico ti costringe a fare i conti con le tue categorie di tempo, e ti aiuta a godere più saggiamente del suo fluire.

giovedì 19 gennaio 2012

GESTIRE MEGLIO IL TEMPO !!!! (PRIMA PARTE)


Qualsiasi cosa tu stia facendo, qualsiasi sia la tua attività in questo momento…sappi che non esiste tempo migliore se non quello che stai vivendo adesso.
Questo assunto è valido sempre, in ogni condizione ed in ogni contesto.
Ad ogni modo, ora spiegheremo perché questa frase è valida sempre.
La gente tende a non vivere mai nel tempo presente. E’ sempre proiettata verso il passato o verso il futuro. Non è quasi mai concentrata nell’attimo che sta vivendo, con il rischio quindi di non vivere mai realmente.
Mi spiego: esistono due macrocategorie di pensatori; quelli che vivono nel passato e quelli che vivono nel futuro.
La domanda allora é:  “se siamo con la testa nel passato continuamente o continuamente nel futuro, quando ci decideremo a vivere per davvero?”

IL PASSATO
Spesso le persone si trovano impantanate a ripensare continuamente ad eventi del passato, lo rievocano a mai fine. Vivono nel passato e non riescono mai a superarlo una volta per tutte, dimenticandosi così delle opportunità del presente.
Facciamo l’esempio di chi vive evocando alla mente un passato immaginario in cui si era felici insieme alla persona X o in una fantasiosa infanzia dove tutto era spensierato e bello.


Va bene, è stato bello e siamo grati con tutto il cuore per questo, ma il presente ha da regalarci ancora tante gioie e difficilmente potrà farlo se siamo arroccati ai ricordi del passato, vivendo in un momento che non c’è più.
IL FUTURO
Prendiamo invece adesso un’altra categoria di persone. Quelle che vivono con la testa nel futuro. Queste persone demandano la felicità ad un avvenire che si sposta sempre più in là e non riescono analogamente a vivere e godere del presente.
Conosci persone che si dicono: “Sarò felice quando avrò raggiunto quell’obiettivo”; “sarò felice solo dopo aver superato quell’esame”; “sarò felice quando avrò raggiunto quella somma di soldi”; “sarò veramente felice solo quando avrò perso  miei kili di troppo”… etc?
L’hai mai fatto anche te?.
Sbagliato.
E’ importantissimo coltivare aspettative sul futuro, fare progetti ed essere tesi per un avvenire che sarà roseo.
Ma il futuro scatta dal presente. Il futuro è generato da questo presente. Se siamo lieti adesso molto probabilmente da questa gioia scaturirà un futuro altrettanto lieto. Perchè aspettare domani per essere felici? Perché non esserlo già da adesso? Nessuno ti verrà mai a dire: “Ok, adesso puoi essere felice”.
Solo tu hai la chiave e neppure io posso girarla per te. Sei te che devi decidere. Sei te che devi concederti di essere allegro, gioioso, in festa.
L’IMMERSIONE NELL’ISTANTE
L’unico modo per dare forma al tempo è vivere nell’hic et nunc . Essere immersi totalmente in ciò che si sta facendo.
Fai in modo che l’azione che stai compiendo abbia tutta la tua attenzione. Solo così si cresce in consapevolezza e coscienza.
Se si vive con la testa in un tempo che non c’è più o che ancora deve venire, allora vuol dire che non si è coscienti del momento in cui la vita scorre adesso.
Fatti assorbire totalmente in ciò che fai. Qualsiasi cosa sia. Sii presente sempre.
Non girovagare con la testa altrove.
Ma come si fa a vivere nel presente?
Lascia che i tuoi pensieri siano catturati da ciò che stai facendo e basta, fosse anche l’azione più banale, fosse anche lavarsi semplicemente i denti.
Fai attenzione la prossima volta al fluire dei tuoi pensieri. Fermali e riconducili al tempo presente, nel caso in cui fossero altrove, in un altro tempo e in un altro spazio.
Resta qui, non andartene da nessun’altra parte.
:-)
Ora ti racconto una storia vera per spiegare meglio cosa intendo.

Conoscevo un mio amico ricercatore universitario che aveva la strana abitudine di avere sempre il telefonino acceso, qualsiasi cosa stesse facendo. Sia che dormisse, sia che partecipasse ad un’importante riunione di lavoro, aveva il cellelluare acceso, sempre.
Era ed è tuttora un uomo molto impegnato.

Il suo telefonino suona di continuo.
Quando è nel bel mezzo di una riunione  la sua suoneria (neppure tanto silenziosa) lo avvisa di
continuo che è ora di rispondere al telefono.
E sai cosa risponde al telefono sempre?: “che in quel momento è occupato e che non può rispondere”.
Intanto la riunione procede e lui continua a rispondere al cellulare ripetendo che è troppo occupato in una riunione importante per potersi trattennere al telefonavo ed invita l’interlocutore dall’altra parte a richiamarlo più tardi.

Morale della storia? Il mio amico non riesce ad ascoltare la conferenza né a rispondere sensatamente ad uno solo dei suoi interlocutori telefonici.
Detto in altri termini: non è mai da nessuna parte.
Non riesce mai ad essere immerso totalmente in ciò che fa.
Il paradosso è che avendo sempre dietro il telefonino questi asssume la funzione solo di distrarlo, ed invece di essere strumento a servizio dell’uomo…fa in modo che sia l’uomo a servizio del telefonino.
Questa che ti ho raccontato è una storia vera che non fa vivere certo bene il mio amico e che, tra le altre cose, lo costringe a perdere davvero un mucchio di tempo che potrebbe essere speso a fare qualsiasi altra cosa utile.
Prendi questo esempio per comprendere quanto sia sacro il momento presente e rendigli giustizia destinando ad esso tutta la tua attenzione.
Stasera o domani ad esempio, quando mangerai, fallo in piena consapevolezza. Fai quello e basta. Non pensare ad altro se non al piacere che ti procura il cibo. Presta attenzione ai gusti che si sprigionano dal cibo, che sensazioni ti provocano? Cosa senti? Fallo anche bevendo un solo bicchiere d’acqua. Senti come ti rinfresca, ti disseta. Ti nutre. Insomma non sottrarti mai all’istante, dagli rispetto, così facendo, di conseguenza darai rispetto anche a te stesso e alle tue azioni.

domenica 15 gennaio 2012

IL PIU GRANDE SEGRETO PER MIGLIORARSI E CAMBIARE VITA

Cambiare Vita con il Miglioramento Personale, si poù fare veramente?
Attualmente il mondo della crescita personale si arricchisce sempre di più di Tecniche valide per cambiare vita eppure tante persone non ci riescono, leggono libri e libri, comprano prodotti su prodotti ed i risultati che ottengono sono scarsi o nulli, come mai?
Il motivo è molto semplice, sembra irreale ma con un buon prodotto una persona può migliorare di più e cambiare vita molto velocemente rispetto ad uno che ha comprato 100 libri ed acquistato altrettanti prodotti.
Tutto questo se quell’unico prodotto lo fa fruttare come si deve, cioè se applica il più grande Segreto del Miglioramento Personale: LA PRATICA!

Ebbene si, strano, mi dirai: “E’ ovvio”, eppure tante persone lo danno per scontato oppure proprio quasi non lo considerano. I libri, i prodotti sulla Crescita Personale “non sono libri comuni“, non sono libri da leggere e basta, anzi, quello è il primo passo e basta, dopo c’è molto di più…
Prova a prenderti un impegno con te stesso. Scegli un libro o un prodotto sul Miglioramento Personale e “Praticalo” eseguendo gli esercizi descritti per un mese con costanza e determinazione; non comprare altro per almeno un mese.
Passato il mese, torna indietro con la mente ed osserva i tuoi cambiamenti, sicuramente ne noterai (se avrai seguito la procedura della pratica).
Ora confronta il prodotto che hai “Praticato” per un mese ed un’altro prodotto (magari uno che ti sembrava migliore pure :) ) “non praticato“, cambiamenti uguali, maggiori, diversi?
Ottimo, adesso conosci anche Te il grande segreto sotto gli occhi di tutti ma non percepito bene, prova ad Applicarlo da oggi in poi e…. Buon Cambiamento! :)

FAME EMOTIVA E FAME NERVOSA

E’ incredibile ma nove volte su dieci, le persone mangiano non perché sono realmente affamate, ma perché una forte emozione le ha spinte verso il frigorifero.
Che tipo di problemi e di emozioni portano queste persone a mangiare troppo o a mangiare cibi ricchi di grassi e di calorie?
Una gratificazione immediata ma purtroppo di breve durata perche’ lo stato emotivo negativo non sparisce nel nulla e neanche il problema da risolvere.
Il primo passo per superare la fame nervosa/ emotiva e’ ammettere di avere il problema.
Puo’ essere utile tenere un diario almeno per una settimana e ogni volta segnare:
-cosa si mangia
-quando si mangia
-perche’ abbiamo mangiato( motivazione che ci ha portato a…)
- che pensieri,emozioni abbiamo in quel momento o che cosa e’ accaduto per farci sentire cosi’.
Se per esempio si e’ arrabbiati si puo’ parlarne con un amico o amica
per sfogarsi, per essere ascoltati.
E’ utile valutare con una scala da 1 a 10 la fame.
Lo scopo del diario e’ di diventare consapevoli del proprio rapporto col cibo.
Il secondo passo e’ imparare delle tecniche per gestire le proprie emozioni al di la’ del cibo.
E’ utile farsi aiutare per capire quali sono i propri bisogni profondi e perche’ pensiamo e sentiamo che l’unica maniera di soddisfarli e’ il cibo.
Puo’ essere rabbia,una delusione,poca stima di se’,solitudine,un periodo che abbiamo passato o stiamo passando troppo pesante ( una separazione,un lutto, il lavoro che non soddisfa, un rapporto affettivo che crea piu’ tensioni che gioia..),la sensazione di nno farcela, di non essere al’altezza di…di non piacere…

LA GESTIONE DELLE EMOZIONI

La maggioranza delle persone segue una routine e le solite abitudini. Si mangia quando l’orologio ci segnala ora di pranzo o cena anche se a quell’ora o in quel giorno nno abbiamo ancora fame.
E’ necessario separare la fame da altri bisogni.

I 5 CLICK
Sono state identificate 5 situazioni e le relative emozioni che portano a mangiare:
1  - SOCIALE
Quando ci troviamo con gli altri per esempio per le feste o in varie occasioni( riunioni,partite,battesimi,natale…..) e siamo incoraggiati a mangiare o lo facciamo per non sentirci diversi o esclusi
2  - EMOTIVA
Quando mangiamo perche’siamo annoiati, tesi, depressi, arrabbiati, ci sentiamo soli o in ansia o sentiamo un vuoto in genere affettivo
3  - OGGETTIVA
Per esempio al ristorante o mentre passiamo davanti a una pasticceria oppure alla sera mentre guardiamo la Tv
4  - MENTALE
Quando mangiamo in risposta a pensieri negativi(non valgo,non sono capace,non ce la faro’ a….)
5  - FISIOLOGICA
Quando la fame e’ dovuta a medicine che stiamo assumendo o perche’ abbiamo saltato un pasto
La fame nervosa non riguarda la mancanza di volonta’.
E’ importante farsi spesso queste domande: come mi sento? stanco? stufo? triste?
E’ importante identificare che cosa sentiamo, che tipo di emozione, con esattezza.
Diamo un nome a cio’ che sentiamo_
- di che cosa ho bisogno? cosa mi manca ora per prima cosa? come posso ottenerla?
- che problema ho da risolvere? quale e’ il mio obiettivo/la mia intenzione?
-che ostacoli ci sono?-cosa posso fare io per risolverlo?
Decidete cosa fare fatelo subito invece di buttarvi sul cibo

STRESS E CIBO
Lo stress e’ uno dei fattori da tener presente nel rapporto problematico col cibo. Piu’ di 2/3 delle persone sotto stress si rifugiano nel cibo (mangiano troppo, mangiano cibi ricchi di grassi e poco salutari chiamati junk food).
La gestione dello stress e’ alla base del proprio equilibrio psicofisico.
Alcuni spunti:
-eliminare le fonti di stress ( stressors) per sedersi a tavola e mangiare correttamente.
-Stabilire cosa e’ piu’ importante da fare,le priorita’ a casa,al lavoro….serve per risparmiare energia.
- semplificare la propria giornata: imparare a delegare,chiedere aiuto se l’impegno e’ troppo gravoso e a dire ‘no’ se qualcuno ci chiede aiuto e non ce la sentiamo
- pianificare la propria giornata
- imparare a risolvere i conflitti con familiari,colleghi,amici con la tecnica del problem solvine evitera’ di arrivare all’ora dei pasti arrabbiati,col nodo allo stomaco o tesi.
Per prima cosa identificare quale e’ il problema in quel momento senza rinvangare cose passate o accusare ( pero’ tu quella volta…)
- una modeata attivita’ fisica o un momento di pausa per staccare la spina e’ utile per scaricare le tensioni ( una breve passeggiata,ascoltare un po’ di musica,pochi minuti di meditazione…)
Ecco 4 step da seguire:
-STOP
per reagire alla rabbia o ad un’altra emozione negativa fermatevi.fate una cosa qualsiasi, uscite un attimo….
Questo interrompe il circolo prima di mettervi a tavola e abbuffarvi.
- RESPIRARE
la respirazione aiuta a scaricare le tesnioni e a sgombrare la testa dai pensieri negativi
-RIFLETTERE
Pensate prima di mangiare e chiedetevi . ‘perche voglio mangiare ora?.
Un ‘altra domanda da farsi e’ ‘ se mangio questo cibo ora..ne vale la pena?’
Queste domande aiutano a rendersi conto del motivo invece di agire sotto l’effetto di un impulso.
Queste domande forse non saranno sufficienti ad evitare a una persona sotto stress di abbuffarsi ma le daranno la possibilita’ di poter scegliere e rendersi conto di cio’ che sta facendo
-SCEGLIERE
La scelta puo’ essere:
-mangio lo stesso ma meno ( esempio: invece di un pacchetto di patatine ne mangio meta’) e lo faccio lentamente concetrandomi su quello che sto facendo:
Questo rallentamento permette allo stomaco di segnalare al cervello la sensazione di sazieta’ (occorrono almeno 20 minuti) e di assaporare il cibo.
- scelgo di mangiare un cibo piu’ salutare
-scelgo di fare altro ( una telefonata,rimettere a posto,uscire per una mezz’ora….)
Un aiuto dalla FLORITERAPIA

Cherry Plum
Agrimony

per fame nervosa, fame non controllata.Sono indicazioni generali perche’ il mix dovrebbe essere personalizzato.Chiedete un colloquio a un floriterapeuta o naturopata.
Chi e’ interessato/a puo’ scrivermi..
Omeopatia
Ignatia amara 9 CH
Anacardium orientalis 30 CH. 5 granuli sotto la lingua prima dei pasti per chi mangia
poi si sente in colpa per essersi riempito lo stomaco.
Fitoterapia
Tilia tomentosa MG ( Macerato glicerico) 30 gocce 3 volte al giorno in mezzo bicchiere di acqua naturale
Ci sono altri rimedi omeopatici.fitoterapici.Chiedete un parere professionale

venerdì 13 gennaio 2012

TRUCCHI PER LA SEDUZIONE RAPIDA

Comandi ipnotici nascosti per una rapida seduzione! Cerca di sincronizzare la velocità con cui le parli, e quando ti rendi conto di aver raggiunto l’intesa a livello della voce, inizia a rallentare, come se dovessi parlare direttamente con il suo inconscio.
Inserisci all’interno della frase delle suggestioni, utilizzando dei cambiamenti di tono per modulare la voce.
Ecco un esempio: “sai penso che sia un processo molto particolare L’AMORE. PER ME non è facile gestire certe emozioni. Tu che ne pensi?



Se pronunci le parole in maiuscolo con un tono di voce più profondo o le associ ad un particolare modo di gesticolare, la sua mente inconscia associerà le parole e recepirà un messaggio del tipo “l’amore per me“…
In questo modo, con una suggestione nascosta, la costringerai a vivere uno stato d’animo di amore nei tuoi confronti. Non vuol dire ovviamente che lei si innamorerà di te in un istante, semplicemente si sentirà a suo agio con te e legherà a te la soddisfazione delle sue esigenze emotive.
Un altro esempio: “perchè come sai la gente, CHICCA, PUO’ INNAMORARSI CON MOLTA FACILITA’. PER ME è così, spesso mi accade che…“. In questo modo, inserendo il nome dell’interlocutore (in questo esempio Chicca) possiamo associarlo al resto della frase.
Una ulteriore serie di comandi nascosti è quella di fare domande che rievochino stati d’animo intensamente emozionali. Ad esempio: “ti è mai capitato di sentire una profonda emozione per qualcuno?” oppure “non so se sai cosa si prova ad innamorarsi della persona che hai di fronte…”.
Questo non garantisce l’innamoramento immediato, ma permette di creare uno spazio nella sua mente più aperto e sensibile alle emozioni. Più semplicemente è la premessa essenziale a tutte le altre tecniche ipnotiche.

NON ESISTONO FALLIMENTI


Spesso il dolore nasce dalla differenza tra quello che si è e quello che si vuole essere. Ora è arrivato il momento di dire basta! Tu non sarai felice solo quando raggiungerai un obiettivo, puoi essere felice subito. Nella vita conta anche come hai raggiunto l’obiettivo: il percorso che hai intrapreso ha lo stesso valore dell’obiettivo per cui stai lottando, quindi comincia subito a staccarti dal dolore e dalle esperienze negative del passato.
Ogni esperienza della vita contribuisce infatti alla tua crescita interiore e a creare riferimenti utili per il tuo futuro: i fallimenti non esistono. Le difficoltà sono sfide, le emozioni negative sono solo stimoli che ti guidano verso il traguardo. Nessuno al di fuori di te può cambiare quello che provi dentro, perché sono le tue decisioni e non le condizioni della vita, a determinare il tuo destino.


Tieni bene a mente che il futuro non è uguale al passato: puoi cambiare la tua vita in un istante, abbandonare i tuoi limiti in un secondo, con la sola forza di volontà. Concentrati sui tuoi obiettivi e crea nella tua mente una rappresentazione visiva, uditiva e sensoriale della persona che vuoi diventare. Comunicagli la sicurezza, la fiducia, la passione, l’amore, la felicità che desideri avere, vivi le sue sensazioni, ascolta le sue parole decise, osserva il suo sguardo sereno e il suo respiro profondo. Semplifica le sue regole: rendi facile soddisfare i suoi valori e difficile violarli. Caricati della sua energia. E comincia subito a vivere come quella persona, che è parte di te, senza più aspettare.
Raccogli le sfide che la vita ti presenta, affrontale con la tua nuova identità, con la tua sicurezza, con la fiducia in te. Concentrati su come vorresti sentirti e su come ti sentirai quando le avrai superate, e con quello stato d’animo positivo vincerai qualsiasi difficoltà, presente, passata e futura. Crea un’alternativa per i tuoi ricordi dolorosi, rivivi, con le nuove risorse che oggi hai a disposizione, le tue esperienze passate, modificandone la percezione ed eliminandone le connotazioni negative.

SOLO TU PUOI SCEGLIERE IL TUO DESTINO !!!!

Scrivo questo post  perchè so che molte persone non hanno fiducia sul proprio destino,  non sanno dove stanno andando, e credono che la strada che stanno perseguendo sia l’unica via d’uscita.

Io sono pronto a dire che non è così!


Innanzitutto tieni conto che nessuno al di fuori di te può cambiare quello che provi dentro, perché sono le tue decisioni e non le condizioni della vita, a determinare il tuo destino. Questo perchè la tua rappresentazione interiore della realtà non riproduce esattamente la realtà, ma è solo un’interpretazione filtrata attraverso le tue credenze e i tuoi valori personali; un’interpretazione che puoi decidere di utilizzare a tuo vantaggio, per rendere più serena la tua esistenza.

Puoi cambiare la tua vita in un istante, abbandonare i tuoi limiti in un secondo, con la sola forza di volontà. Concentrati sui tuoi obiettivi e crea nella tua mente una rappresentazione visiva, uditiva e sensoriale della persona che vuoi diventare. Comunicagli la sicurezza, la fiducia, la passione, l’amore, la felicità che desideri avere, vivi le sue sensazioni, ascolta le sue parole decise, osserva il suo sguardo sereno e il suo respiro profondo. Semplifica le sue regole: rendi facile soddisfare i suoi valori e difficile violarli. Caricati della sua energia. E comincia subito a vivere come quella persona, che è parte di te, senza più aspettare.
Raccogli le sfide che la vita ti presenta, affrontale con la tua nuova identità, con la tua sicurezza, con la fiducia in te. Concentrati su come vorresti sentirti e su come ti sentirai quando le avrai superate, e con quello stato d’animo positivo vincerai qualsiasi difficoltà, presente, passata e futura. Crea un’alternativa per i tuoi ricordi dolorosi, rivivi, con le nuove risorse che oggi hai a disposizione, le tue esperienze passate, modificandone la percezione ed eliminandone le connotazioni negative.

Stabilisci i tuoi obiettivi, credi in quello che fai, sii responsabile, ambizioso e determinato, pensa sempre in grande e sii molto ottimista: senti sempre la sicurezza di raggiungere i tuoi traguardi e di superare qualsiasi sfida. I fallimenti non esistono: ogni esperienza della vita contribuisce alla tua crescita interiore e a creare riferimenti utili per il tuo futuro. Le difficoltà sono sfide, le emozioni negative sono solo stimoli che ti guidano verso il traguardo.
Dai fiducia alle parole e alla comunicazione: non è importante la forma ma il contenuto, l’idea che si vuole esprimere, il risultato che si vuole ottenere. Le persone non sono il proprio comportamento: devi sempre andare oltre, essere flessibile, capire il punto di vista degli altri, interpretarne i comportamenti ed intuirne le esigenze.
 

Fai nuove esperienze, segui l’avventura, viaggia, conosci nuove persone, crea nuovi riferimenti che possano allargare i tuoi orizzonti, ampliare i tuoi livelli di scelta, rafforzare le tue capacità in tutti i settori. Credi nel costante miglioramento di te stesso: ogni giorno migliora la qualità della tua vita, imparando e sviluppando nuove distinzioni sul modo di aggiungere valore alla tua esistenza. Perché sei solo tu l’artefice del tuo destino!

 In bocca al lupo!

LE CREDENZE PER UN LUNEDI' DA LEONI

Voglio farvi cominciare la settimana dandovi uno spunto di riflessione.
 
Noti testi di aeronautica affermano che “il calabrone abbia un peso tale che in rapporto alla dimensione delle sue piccole ali, secondo le leggi della fisica, non potrebbe volare… ma il calabrone non lo sa e vola lo stesso!”.
 Questa è una frase che cito spesso durante i miei corsi di motivazione, quando spiego le Credenze.
Cosa sono le Credenze?
Facciamo un esempio concreto: mettiamo il caso che siamo convinti di essere timidi. O insicuri. O addirittura di essere dei buoni a nulla. Magari lo pensiamo perché da piccoli ci hanno affibbiato questa etichetta, e noi abbiamo continuato a portarcela dietro durante tutta la nostra crescita, convincendocene ogni giorno di più. Di conseguenza abbiamo agito sulla base di questa etichetta. E’ un processo definito “imprinting”, secondo il quale noi imprimiamo nella mente un evento che giudichiamo significativo e poi continuiamo ad agire in modo coerente ad esso. A scoprirlo fu uno zoologo e psicologo austriaco, Konrad Lorenz, dopo una serie di esperimenti portati avanti con gli anatroccoli. Appena nati, i piccoli associavano alla loro mamma il primo essere vivente in movimento che si trovavano di fronte. Vedendo per primo lo scienziato, si convincevano che fosse lui la loro madre e lo seguivano proprio come avrebbero fatto con la vera mamma anatroccolo, che invece ignoravano del tutto. Proprio come è successo agli anatroccoli, se da bambini ci hanno detto che non sapevamo disegnare, o qualche compagno dell’asilo magari ci ha detto che il nostro disegno era sgraziato, o ancora se noi stessi ci siamo detti che quello che avevamo disegnato era qualcosa di non corrispondente alle nostre intenzioni, sulla base di questo imprinting ci siamo costruiti una convinzione negativa.

Per tutti gli anni a seguire ci siamo comportati di conseguenza, rafforzando così l’idea e gli effetti pratici della nostra identità di persone artisticamente poco capaci. Eventi anche molto lontani nel tempo, che oggi giudicheremmo magari anche insignificanti, ma che da bambini ci hanno colpito molto, sono dunque la base delle nostre convinzioni. Tuttavia, visto che esse sono nate a partire da un evento cui abbiamo attribuito importanza e fondatezza, allo stesso modo possiamo però cambiare, ed in maniera altrettanto facile e veloce.
Oggi possediamo nuove risorse che prima non avevamo a disposizione, che possono consentirci di gestire meglio le emozioni, di scoprire il funzionamento dei nostri processi mentali. In sintesi, di guadagnare la consapevolezza del fatto che quanto gli altri dicono di noi è solo parte della loro mappa del mondo, non è la realtà oggettiva delle cose. Del resto, anche le nostre stesse convinzioni si originano da esperienze che non sono la realtà, ma sono soltanto la nostra personale interpretazione della realtà.
Nel suo libro “PsicoCibernetica”, il chirurgo estetico Maxwell Maltz riporta alcuni episodi davvero stupefacenti di persone che, a seguito di un intervento estetico, continuavano a non piacersi; addirittura casi in cui le persone continuavano a vedere il proprio naso storto. Questo perché l’intervento del chirurgo aveva modificato il loro aspetto esteriore e non, naturalmente, l’immagine interiore che avevano di loro stessi. Casi in cui sarebbe stato necessario piuttosto un supporto di tipo psicologico. Insomma, quello che pensiamo di noi è quello che trasmettiamo non solo agli altri, ma prima di tutto anche a noi stessi. E l’autostima altro non è che una convinzione su chi siamo e su quello che sappiamo fare.
Anche la Stampa ne parla. Pigrizia, svogliatezza e totale sfiducia nella propria riuscita. Spesso un periodo negativo od estremamente stressante può generare in noi queste sensazioni, togliendoci quell’energia e quell’entusiasmo che ci danno la carica, spingendoci all’azione e aiutandoci nella riuscita. Capire dove sia possibile ritrovare questa strana forza, comprendendone le origini e la consistenza è il primo passo da compiere per uscire dall’apatia .
 

Possiamo iniziare dando un nome al carburante che stiamo cercando e del quale sentiamo la mancanza. Il nome giusto è “motivazione”, un termine che etimologicamente va ad indicare il processo mediante il quale vengono creati un motivo o una causa che possano spingerci all’azione .
La motivazione è un elemento chiave della crescita professionale , perché è la fonte di quell’energia che stimola ad esercitare le proprie capacità e ad affrontare gli ostacoli, impegnandosi per raggiungere i propri obiettivi. La motivazione è tanto più forte, quanto più profondo è il valore che viene attribuito all’obiettivo che si vuole raggiungere.
Ogni persona è spinta da motivazioni diverse, sia nel lavoro che nella vita privata: chi per lo stipendio, chi per la realizzazione, chi per la carriera, chi per piacere agli altri o al proprio partner. Più gli sforzi e i sacrifici di un percorso sono grandi, più la necessità di una forte spinta motivazionale diventa impellente. Capire il significato profondo e il valore della propria missione è uno step necessario che ci permette di costruire degli obiettivi solidi, alimentati da una forte motivazione che ti garantisce l’impegno per raggiungerli.
Queste parole vogliono farti riflettere e farti cominciare la settimana con una nuova consapevolezza!

Buon lunedì!

Presentazione del mio blog

Ciao, ti presento il mio nuovo blog per promuovere e pubblicizzare alcuni degli ebook più letti e venduti in italia … dall’autostima alla seduzione, dal benessere alla felicità interiore, dai soldi al business in rete, troverai qualsiasi cosa che ti possa interessare per raggiungere i tuoi obbiettivi e avere una vita serena e appagata...So che potrebbe essere uno dei soliti modi per fare pubblicita ad alcuni ebook che tu pensi siano solo parole scritte a caso solo per riempire dei fogli di carte (lo pensavo anche io all'inizio)...ma....fidati....ti bastera solo dare un’occhiata alla presentazione dei vari ebook per renderti conto di avere davanti una miniera di materiale informativo che ti cambiera la vita!!!!.