ban

Legge di Attrazione Ebook
Guadagnare Denaro su Internet e Creare Rendite

Dieta veloce Kettlebell
Curare la qualità della tua vita
Lettura Veloce & Corso Inglese
Impara le tecniche di apprendimento rapido

Immobili & Aste Immobiliari
Investire in Immobili, Aste e Opzioni Immobiliari

Guida Adwords Ebook gratis
La formula segreta per essere primi su Google
Investire in Borsa Forex Trading
Segreti per Investire con il Trading online
EBOOK

mercoledì 1 febbraio 2012

BENESSERE GLOBALE : LA GIUSTA VIA VERSO LA GUARIGIONE INTERIORE


Il vero benessere è globale.  Quando parliamo di vero benessere, parliamo, pertanto, di un benessere che  coinvolge contemporaneamente la sfera fisica, psichica e sociale di ciascuno di noi. Parliamo,quindi, di gioia, o, se volete, di felicità. La via della guarigione, se è veramente tale, deve essere un percorso che porta al benessere globale, quindi, alla gioia ed alla felicità.
Perchè parlare di benessere e di una via di guarigione? Naturalmente perchè ciascuno di noi è nato, prima di tutto e soprattutto, per essere felice,  è nato per dare e ricevere gioia. Il benessere, l’essere felici è sicuramente un diritto ma è anche un dovere per ciascun essere umano.
Ciascuno di noi ha il dovere di apprendere i segreti e di impegnarsi a conoscere ed a sviluppare le capacità che portano  a dare ed a ricevere gioia.
Se la mattina non ci alziamo con entusiasmo, pronti ad accogliere con gioia il nuovo giorno, se la sera non andiamo a letto stanchi, sazi e soddisfatti della giornata, se non illuminiamo il nostro cammino ed il cammino di chi ci sta accanto,se non siamo felici e, soprattutto, gioiosi di vivere, pur con tutte le difficoltà che la vita ci riserva, allora abbiamo bisogno di guarire ed abbiamo, soprattutto, bisogno di investire su di noi e di impegnarci a percorrere la via della guarigione.


Se non si è in uno stato di gioia e se non si riesce a diffondere benessere vuol dire che si ha bisogno di un percorso per guarire.
Come dice giustamente Samuel Hanneman “Di fronte all’arte sacra di guarire, non preoccuparsi di imparare è un crimine.”
Ogni individuo ha il diritto alla salute ed alla gioia, ma ha anche il dovere corrispondente di impegnarsi per imparare cosa deve fare per raggiungere questo obiettivo.
La malattia od il benessere fisico, psichico e sociale non sono eventi fortuiti, ma hanno sempre delle cause e sono sempre la conseguenza di scelte nostre o di qualcun altro.
Vedremo, nei prossimi articoli, che la salute e la  gioia sono spesso anche l’effetto collaterale di un grande impegno per un grande obiettivo appassionante e coerente con i propri valori.
La coerenza crea potere.
E’ tempo ormai che si sviluppi una visione olistica ed integrata dell’essere umano. Ciascuno di noi ha infatti una dimensione biologica, una psicologica ed una sociale, inserite in un contesto ambientale con cui sono in dialogo continuo.
Voler fare prevenzione,diagnosi, terapia e riabilitazione, intervenendo solo su una delle tre dimensioni, vuol dire auto-limitarsi nelle proprie potenzialità.
Essere informati e formati solo su una delle tre dimensioni è come avere tre braccia ed usarne solo uno. Come medici, ma anche come pazienti, diventiamo obiettivamente, senza saperlo, degli handicappati.
Solo se riusciamo ad usare tutte e tre le leve, presenti in ciascun essere umano, possiamo rendere possibile anche ciò che appare impossibile.

E’, ormai, maturo il tempo per lo sviluppo di una vera medicina olistica, che impari a curare, non le singole malattie , ma l’uomo nella sua interezza.
Il percorso che faremo insieme aiuterà  a far conoscere le immense risorse presenti in ciascun essedre umano ed a far capire i meccanismi consci ed inconsci che favoriscono od ostacolano i percorsi di salute.
Ciascuno di noi può fare miracoli ed il limite per i miracoli è soprattutto dentro di noi stessi.
Quello che consideriamo miracolo è spesso lo sviluppo normale di talenti presenti, in modo addormentato, in ciascuno essere umano e che si attivano solo in condizioni eccezionali.

lunedì 30 gennaio 2012

RINASCERE : FAR RIFIORIRE LA VOSTRA VITA

Le emozioni che ci danno potere

L’emozione è uno stato d’animo, un’impressione o sentimento intenso di gioia, di paura, di rabbia, di frustrazione, ecc. Un’emozione negativa ci fa sentire male, mentre un’emozione positiva ci fa sentire bene e rifiorire. L’emozione è un segnale, un richiamo all’azione e da questa ottica anche le emozioni negative diventano utili in quanto, comprendendo il loro vero significato, siamo in grado di volgerle a nostro favore.
Come spiega Anthony Robbins in “Come migliorare il proprio stato mentale, fisico, finanziario“, imparando ad usare le emozioni negative prendiamo praticamente il controllo della nostra vita. Infatti, gestire le proprie emozioni in modo adeguato è importante sia per vivere in sintonia con gli altri che in armonia con se stessi.
Secondo Anthony Robbins: «Le emozioni,  anche quelle che a breve termine sembrano dolorose, sono in realtà come una bussola interna che vi indica le azioni che dovete compiere per realizzare i vostri obiettivi. Se non sapete usare questa bussola, sarete per sempre alla mercé di ogni tempesta psichica che incontrerete sulla vostra strada». 
Occorre saper dare un nome alle emozioni in quanto ogni emozione negativa ha il suo corrispondente positivo;  per esempio, il senso di inadeguatezza ha il suo opposto nella gioia.
Anthony Robbins ha individuato 10 segnali d’azione (emozioni negative) e le corrispondenti dieci azioni positive che lui chiama emozioni del potere. Le emozioni negative non sono mai nemiche, anche se ci fanno soffrire. Infatti, sono dei segnali utilissimi che ci manda l’inconscio (ovvero il nostro corpo) per dirci che dobbiamo cambiare approccio o strategia.
Ecco la tabella di Antony Robbins:
 
Come interpretare questa tabella?
Quando si prova un senso di disagio, di  fastidio o d’imbarazzo il miglior antidoto è provare amore e calore. In realtà, con l’amore si riesce a smontare e a sconfiggere persino la rabbia e l’acredine.
Quando si ha paura, non bisogna né cedere ad essa finendo per ingigantirla, né fingere di non provarla. Per farla sparire non c’è di meglio che provare un senso di stima e di gratitudine verso la vita. Il senso di gratitudine è proprio l’antidoto della paura. Se ci si sente grati non si può avere paura di nulla.
La sensazione di offesa è generata dalla perdita di fiducia o di intimità nei riguardi di una data persona. Per combattere la sensazione di sentirsi offesi  non c’è di meglio che incuriosirsi e chiedersi che cosa stia realmente accadendo. Molte volte le cose sono molto più semplici e lineari della nostra immaginazione morbosa.
La rabbia, nelle sue varie sfaccettature, scatta spesso spontaneamente quando viene toccata qualche determinata corda o regola del nostro inconscio. Per combattere la propria rabbia occorre trasformarla in eccitazione e passione.
I fallimenti e gli intoppi provocano il senso di  frustrazione che si può combattere con la determinazione: ossia non bisogna arrendersi di fronte alle difficoltà, non bisogna mai arrendersi alla disperazione, bisogna avere pazienza! Non bisogna mai smettere di volersi bene!
La delusione è un’emozione ancora più pericolosa della frustrazione e si può combattere cambiando strategia, ossia diventando più flessibili, cercando nuove soluzioni e nuove vie per realizzare i propri obiettivi.

I sensi di colpa sono assai spiacevoli e fanno sentire veramente male. Il loro significato è che abbiamo violato alcuni valori e quindi occorre cambiare comportamento. Attenendosi a tali principi si accresce la fiducia in se stessi e il senso di sicurezza e scompaiono i sensi di colpa.
Il senso di inadeguatezza o di mediocrità si prova quando ci sentiamo incapaci di fare qualcosa che invece dovremmo saper fare. Ciò perché ci mancano alcune informazioni, strategie o conoscenze. Il modo migliore per combatterlo è provare gioia, mostrarci allegri e felici. Infatti la gioia esalta l’autostima e allontana dalla nostra vita le sensazioni più nocive: la rabbia, la paura, le offese, le delusioni, praticamente ogni cosa. La gioia è l’antidoto universale contro ogni emozione negativa, ma non deve essere finta, come notiamo in tanti personaggi pubblici….
La sensazione di sentirsi sopraffatti o schiacciati si prova quando si cerca di controllare troppe variabili contemporaneamente e perciò va tutto male. Quindi ci dobbiamo concentrare sull’aspetto più importante affrontando una questione per volta, accrescendo la nostra pazienza e la nostra tolleranza alle frustrazioni. Il senso di oppressione e di impotenza si combatte con la vitalità, ossia accrescendo le proprie energie vitali attraverso l’attività fisica. La sedentarietà, com’è noto, causa spesso un senso di spossatezza e di sopraffazione.
La gente, in fondo, soffre perché non sa tollerare i dispiaceri in quanto vorrebbe tutto e subito, e non appena qualcosa va storta si sente perduta,  sopraffatta, schiacciata. Il mio antidoto in questi casi è che i mali non vengono mai per nuocere perché proprio dal male nasce il bene. Non bisogna mai arrendersi alla disperazione. Come ho scritto nel mio saggio motivazionale “La felicità a portata di mano“, per andare in paradiso bisogna passare attraverso l’inferno. Quanto prima si fa propria questa metafora, tanto prima si diventa pazienti, fiduciosi e sereni.
La sensazione di solitudine significa chiaramente che necessita un maggiore contatto con la gente. E per un maggiore contatto col prossimo non c’è di meglio della donazione: il segreto del vivere è dare noi per primi!

In conclusione, il segreto per trasformare le emozioni da negative in positive allo scopo di far rifiorire la propria vita sta nell’equilibratura, ossia nell’eliminazione della dualità che è la causa dei conflitti e dei fallimenti. Non essere equilibrati significa essere squilibrati o scompensati, e questa scompensazione che non è altro che un eccesso da un lato o dall’altro, è sempre la causa di tutti i nostri guai. Essere equilibrati è come andare in bicicletta o in moto e non cadere né da un lato né dall’altro, pur inclinandoci nelle curve per contrastare la forza centrifuga.
Tutto ciò ci dice che sono utili e necessarie tutte le emozioni, comprese quelle impropriamente dette negative perché il flusso energetico, come nella corrente elettrica o nel pendolo, deve passare continuamente da un polo all’altro, da un lato all’altro, generando un equilibrio dinamico tra i due poli opposti in gioco. L’annullamento reciproco delle due forze in gioco, per esempio l’infelicità e la felicità,  ci consente di soffrire per il minor tempo possibile e quindi ci rende gioiosi, entusiasti e felici.

L’equilibrio interiore, dunque, è la risultante tra tutti i poli opposti, di cui alternativamente uno è positivo e l’altro è negativo. Infatti, la paura non è sempre negativa e il suo opposto, il coraggio, non  sempre è positivo: tutto dipende dalle circostanze, tutto è relativo al contesto in cui ci troviamo. La frustrazione e la delusione non sono sempre negative perché ci dicono che dobbiamo impegnarci di più e/o dobbiamo cambiare strategia; e i loro opposti, rispettivamente la determinazione e la flessibilità, non sono sempre positivi perché a volte bisogna anche saper rinunciare per non perdere totalmente la testa, o al contrario occorre tener duro per riuscire nei propri intenti.
Per equilibrarci e centrarci il primo passo da fare è assumerci le nostre responsabilità, il che ci mette in sintonia con gli altri eliminando il nostro proverbiale eccesso di egoismo ed aumentando la fiducia in noi stessi e negli altri. L’eccesso di egoismo è all’origine di tutti i conflitti con gli altri, mentre un eccesso di altruismo causa conflitti interiori, ossia danneggia soprattutto chi lo pratica.
Amando e rispettando il nostro prossimo, desiderando genuinamente il bene di tutti, noi ci equilibriamo e centriamo rapidamente, ossia eliminiamo dalla nostra vita gli eccessi, ed in questo modo diventiamo saggi e felici. Naturalmente amare il proprio prossimo non significa che dobbiamo dimenticare noi stessi, anzi noi dobbiamo continuare ad accettarci, amarci e rispettarci anche nei momenti più difficili! 

sabato 28 gennaio 2012

USCIRE MENTALMENTE DAL PROBLEMA DEL SOVRAPPESO


96 kg.: la mia più “grande”, “grossa” opportunità!
Il giorno in cui la bilancia ha decretato il mio peso “pazzesco” penso sia stato il giorno più costruttivo della mia vita!
Già! Strano a crederci, vero? C’è chi si dispera, chi si butta giù, chi si ripromette di non toccar più cibo…eppure quel giorno ho capito: nel mio peso erano “incorporate”: insoddisfazione, mancanza di autostima, demotivazione,  la ricerca di accettazione da parte degli altri e rabbia per non aver mai trovato il coraggio di cambiare per non scontentare gli altri e per la paura dei giudizi.
Per anni ho cercato l’approvazione degli altri, cercando di essere sempre accondiscendente, accettando ogni cosa mi venisse detto di fare…..con il risultato di VIVERE LA VITA DI UN’ALTRA PERSONA E DI FARMI TRATTARE DA TUTTI COME UN PANNO USA E GETTA!

Quella che segue è una piccola premessa per farvi capire chi sono, com’ero e cosa voglio:
Non mi sono mai accettata: fin da piccola sono stata una bimba paffutella ed ero “contesa” tra mia madre e mia nonna (sua suocera). Mia madre mi teneva a stecchetto e mia nonna mi rimpinzava di ogni delizia….così ero tra “l’incudine ed il martello”. Credo non ci siano diete che non ho provato, con il solo risultato di perdere peso, riprenderlo e riprenderlo…un’altalena che, (oltre ai problemi che avevo in casa poichè i miei genitori litigavano in continuazione) mi ha portata a sedici anni a soffrire di ulcera, gastrite e colite…..Quando ho conosciuto quello che sarebbe diventato mio marito ero felice ed a poco a poco, senza far diete sono dimagrita: il giorno del mio matrimonio indossavo una taglia 42 per nemmeno 60 kg.! Peccato però che la favola durò poco: ci separammo dopo 5 anni e me ne andai con mia figlia che non aveva ancora compiuto 4 anni. Ci eravamo sposati perchè dopo due anni di fidanzamento i rispettivi genitori “spingevano” sul sistemarci….così…noi, decidemmo con la loro testa. E questo fu uno dei miei tanti errori di “accettazione“.

Ma torniamo al giorno del 96° kg.!!!, IL GIORNO DEL GRANDE TRAGUARDO: per la prima volta mi sono guardata allo specchio (cosa che non facevo da moltissimo tempo) e con stupore non ho visto “ciccia e ciccia”:
ho visto nei miei occhi qualcosa di diverso.
Da anni seguivo Corsi di Autostima, ascoltavo parole, parole, parole, facevo esercizi, arrivavo a casa entusiasta e carica, ma il giorno dopo non riuscivo a mettere in atto nulla. Nulla di nulla!
Paura? Forse. Vigliaccheria? Forse. Pigrizia? Forse….O…..forse non mi amavo abbastanza..questa è la verità!
Non mi sono mai domandata: sono felice? E’ questo ciò che voglio? Nessuno me lo ha mai chiesto ed io non me lo chiedevo…,ma quel giorno, il giorno della “pesata” liberatoria me lo sono domandata…ed è stato bellissimo!!

Così ho iniziato una nuova vita alla ricerca di Nico, me stessa. Quel giorno ho iniziato a scrivere tutto ciò che volevo dalla vita, come lo avrei ottenuto, le strategie e le tecniche per arrivarci! Ho iniziato ad applicare tutto ciò che avevo imparato dai libri, dai Corsi, consigli e suggerimenti, ho intrapreso azioni di profondo cambiamento mentale e fisico, ho imparato un nuovo modo di affrontare le giornate, sono tornata a sorridere ed ora sono qui a disposizione di chi non si riconosce nel suo guscio e vuole a “ritrovarsi” con piccoli, semplici strategie.

E’ UNA GRANDE ED ENTUSIASMANTE AVVENTURA! OGNI GIORNO RINGRAZIO DIO PER AVERMI DATO TANTI PROBLEMI: ORA CHE LI HO RISOLTI GODO DI OGNI ATTIMO DELLA MIA GIORNATA E NON MI LASCIO VIVERE: STO VIVENDO!
Vivere ogni giorno con un piccolo progetto, con un obiettivo piccolo o grande che sia e riuscire a realizzarlo è la cosa più fantastica del mondo! E se non lo realizzo lo osservo da un’altra angolazione.
Mi emoziono veramente quando qualcuno mi ringrazia e mi sento la persona più appagata del mondo!

giovedì 26 gennaio 2012

COME MIGLIORARE NOI STESSI


Quando si decide di migliorare e cambiare la propria vita la cosa più importante da fare è solo una, incominciare a lavorare su noi stessi senza guardare gli altri, concentrarsi su di noi e basta.
Vuoi cambiare vita e migliorarti?

Smetti di pensare a quello che dicono gli altri e fai quello che ti dice il tuo cuore.
Per incominciare a il percorso ogni persona inizia per un motivo, l’importante è sempre la motivazione, se sei motivato superi tutti gli ostacoli.
Adesso hai validi strumenti per lavorare su di te, scegli quelli più appassionanti, più belli e coninvolgenti e quelli in cui ti senti meglio quando li pratichi e mettiti subito in azione, qui di seguito ti presento un elenco:
  • Pnl (Programmazione Neurolinguistica). Tecnica mentale di visualizzazione per cambiare convinzioni, schemi di comportamento ed imparare a leggere meglio il proprio corpo e quello della persona vicno a noi per entrare sempre meglio in sintonia con lei.
  • Eft (Emotion Freedom Tecnique). Tecnica energetica di applicazione semplicissima in cui si usa l’energia presente nel corpo di tutti noi per risolvere traumi, problemi emozionali, fobie, insicurezze ed anche malesseri fisici che altre tecniche tradizionali non sono riuscite a risolvere.
  • Theta Healing. Altra tecnica energetica mista alla visualizzazione in cui si usa “l’energia universale” per cambiare convinzioni a tutti i livelli della persona (livello inconscio, storico, anima, genetico) in una rapidità assoluta. Tecnica di non semplicissima applicazione.
  • Reiki. Tecnica energetica per alleviare e portare sollievo a parti del corpo che in quel momento non stanno bene (esempio, la testa quando si ha forti mal di testa, oppure dolore alla gamba ecc…), incentrata su dolori fisici, un uso costante porta anche un benessere generale con un aumento della vitalità nella persona.

Come hai visto di tecniche ce ne sono moltissime (e ce ne sono ancora ti ho detto quelle più sviluppate e famose, cioè pnl e eft, con l’aggiunta di altre 2 molto buone), dopo aver scelto quella/e in cui ti senti più in sintonia (io personalmente ne uso più di una) impara bene la procedura e mettiti immeditamente in azione, non aspettare, non serve a nulla. Prendi alcuni problemi presenti nella tua vita e trattali, cambiaerai le convinzioni a riguardo e la tua vita comincierà a migliorare e cambiare in meglio.

Unica raccomandazione per il successo: Costanza e Determinazione, con questo atteggiamento puoi fare tutto!

sabato 21 gennaio 2012

GESTIRE MEGLIO IL TEMPO (SECONDA PARTE)


FARE UNA COSA PER VOLTA
Il consiglio che sto per darti ora, sembra una cosa di poco conto, ma in realtà se adottato, comporta dei grandissimi vantaggi.
Eccolo: fai una cosa per volta, sempre.
Questo consiglio è valido in ogni campo.
Vediamo come.

Spesso si tende ad accumulare più cose e si lavora orizzontalmente.
Si mette in piedi un progetto, poi lo si lascia monco…se ne comincia un altro. Poi si riprende quello vecchio..si accantona il precedente. Poi si apre un nuovo progetto ancora. Ed ecco che ci troviamo immersi in tante piccole e grandi cose da fare. Lavoriamo sincronicamente a più progetti.
La nostra testa non è mai univocamente e profondamente coinvolta da una sola cosa. I pensieri si affollano e avolte è difficile raccapezzarsi.
E’ chiaro che noi siamo lo specchio dei tempi.
La post modernità ci obbliga a fare i conti con tante informazioni nello stesso momento. Il rischio però è quello di vivere tante esperienze, ma in maniera superficiale come chi tiene aperte 30 discussioni insieme su msn e non riesce a scendere in profondità in nessuna di queste.
O come chi qui sta leggendo questo articolo mentre sgranocchia un panino, risponde in skype, ascolta musica e con un occhio tiene a bada il telefonino per controllare se ci siano sms nuovi da leggere.
;-P
Non si riesce insomma a fare né quello, né quell’altro.
Il mio consiglio quindi è quello di fare una cosa per volta, portarla a termine e poi cominciarne una nuova.
Chiudi i progetti (di qualsiasi livello di impegno emotivo siano). Vai fino in fondo. Immergiti nelle cose, destina a queste tutta la tua attenzione, poi chiudile e dedicati ad altro con altrettanta profonda concentrazione.
Facendo così si ottengono i massimi risultati, sia che vogliamo raggiungere un nuovo record nello sport, sia sul lavoro, sia nei rapporti personali.
NON RIMANDARE
Altra cosa da fare è non rimandare.
Non trascinarti le commissioni da svolgere. Sii operativo. Togliti subito il pensiero di una telefonata importante, un impegno improrogabile etc.
Fai una scaletta delle priorità delle cose da fare in giornata e realizza per prima quella che risulta essere più vantaggiosa per te.
Mettiti al primo posto. Solo così potrai poi destinare tutta l’attenzione e la cura che meritano gli altri.
Non lasciare che passi un sol giorno senza aver dedicato del tempo per te stesso. E cosa ancora più importante, sebbene dura da fare accettare alla mente razionale, impara a fare solo le cose che ti piacciono veramente. Se c’è qualcosa che non ti va di fare,  semplicemtne non farlo. Devi rispondere solo a te stesso.
Lungi dal legittimare comportamenti narcisistici, ricordamoci quanto sia importante poter dare agli altri quando siamo in forma ed abbiamo soddisfatto tutte le nostre necessità.
Del resto “Cosa se ne fanno gli altri di un me stanco, concentrato esclusivamente sul mio ego“?.
Gli altri avranno in tal modo tutta la nostra attenzione, poichè avremo precedentemente destinando del tempo e dello spazio alla “cura” (intesa in senso lato) della nostra persona.
IL FENG SHUI DEL TEMPO

Procediamo alla pulizia.
Come ti senti dopo aver fatto pulizia e ordine in casa?
Bene, facciamo lo stesso, tagliamo i rami secchi.
C’è una cosa vecchia che non usi o che nn ti piace in casa? Buttala via, ma adesso, subito, non domani.
Cancella dalla agenda un numero di telefono appartenente ad una persona che non vedi da tempo, che non gradisci incontrare di nuovo, sebbene ogni anno ti costringi a ricopiare il suo numero in rubrica (inspiegabilmente).
Perchè conservare numeri di telefono, indirizzi e contatti di persone che non avrai più voglia di sentire. Perchè?
Fai la stessa opera di pulizia con i contatti che sai non possono darti nulla o non ti rappresentano; questo discorso è valido anche per i contatti in msn o in facebook o in qualasiasi altro social network.
Alleggerisci il carico.
Ringrazia la cosa o la persona per ciò che ti ha dato e poi cancellala.
Fai la stessa pulizia con un vecchio file del pc che è sempre lì e non serve più.
Sentiti libero e più leggero per questa pulizia di primavera.
:-)

Questo atto liberatorio e un pò psicomagico ti costringe a fare i conti con le tue categorie di tempo, e ti aiuta a godere più saggiamente del suo fluire.

giovedì 19 gennaio 2012

GESTIRE MEGLIO IL TEMPO !!!! (PRIMA PARTE)


Qualsiasi cosa tu stia facendo, qualsiasi sia la tua attività in questo momento…sappi che non esiste tempo migliore se non quello che stai vivendo adesso.
Questo assunto è valido sempre, in ogni condizione ed in ogni contesto.
Ad ogni modo, ora spiegheremo perché questa frase è valida sempre.
La gente tende a non vivere mai nel tempo presente. E’ sempre proiettata verso il passato o verso il futuro. Non è quasi mai concentrata nell’attimo che sta vivendo, con il rischio quindi di non vivere mai realmente.
Mi spiego: esistono due macrocategorie di pensatori; quelli che vivono nel passato e quelli che vivono nel futuro.
La domanda allora é:  “se siamo con la testa nel passato continuamente o continuamente nel futuro, quando ci decideremo a vivere per davvero?”

IL PASSATO
Spesso le persone si trovano impantanate a ripensare continuamente ad eventi del passato, lo rievocano a mai fine. Vivono nel passato e non riescono mai a superarlo una volta per tutte, dimenticandosi così delle opportunità del presente.
Facciamo l’esempio di chi vive evocando alla mente un passato immaginario in cui si era felici insieme alla persona X o in una fantasiosa infanzia dove tutto era spensierato e bello.


Va bene, è stato bello e siamo grati con tutto il cuore per questo, ma il presente ha da regalarci ancora tante gioie e difficilmente potrà farlo se siamo arroccati ai ricordi del passato, vivendo in un momento che non c’è più.
IL FUTURO
Prendiamo invece adesso un’altra categoria di persone. Quelle che vivono con la testa nel futuro. Queste persone demandano la felicità ad un avvenire che si sposta sempre più in là e non riescono analogamente a vivere e godere del presente.
Conosci persone che si dicono: “Sarò felice quando avrò raggiunto quell’obiettivo”; “sarò felice solo dopo aver superato quell’esame”; “sarò felice quando avrò raggiunto quella somma di soldi”; “sarò veramente felice solo quando avrò perso  miei kili di troppo”… etc?
L’hai mai fatto anche te?.
Sbagliato.
E’ importantissimo coltivare aspettative sul futuro, fare progetti ed essere tesi per un avvenire che sarà roseo.
Ma il futuro scatta dal presente. Il futuro è generato da questo presente. Se siamo lieti adesso molto probabilmente da questa gioia scaturirà un futuro altrettanto lieto. Perchè aspettare domani per essere felici? Perché non esserlo già da adesso? Nessuno ti verrà mai a dire: “Ok, adesso puoi essere felice”.
Solo tu hai la chiave e neppure io posso girarla per te. Sei te che devi decidere. Sei te che devi concederti di essere allegro, gioioso, in festa.
L’IMMERSIONE NELL’ISTANTE
L’unico modo per dare forma al tempo è vivere nell’hic et nunc . Essere immersi totalmente in ciò che si sta facendo.
Fai in modo che l’azione che stai compiendo abbia tutta la tua attenzione. Solo così si cresce in consapevolezza e coscienza.
Se si vive con la testa in un tempo che non c’è più o che ancora deve venire, allora vuol dire che non si è coscienti del momento in cui la vita scorre adesso.
Fatti assorbire totalmente in ciò che fai. Qualsiasi cosa sia. Sii presente sempre.
Non girovagare con la testa altrove.
Ma come si fa a vivere nel presente?
Lascia che i tuoi pensieri siano catturati da ciò che stai facendo e basta, fosse anche l’azione più banale, fosse anche lavarsi semplicemente i denti.
Fai attenzione la prossima volta al fluire dei tuoi pensieri. Fermali e riconducili al tempo presente, nel caso in cui fossero altrove, in un altro tempo e in un altro spazio.
Resta qui, non andartene da nessun’altra parte.
:-)
Ora ti racconto una storia vera per spiegare meglio cosa intendo.

Conoscevo un mio amico ricercatore universitario che aveva la strana abitudine di avere sempre il telefonino acceso, qualsiasi cosa stesse facendo. Sia che dormisse, sia che partecipasse ad un’importante riunione di lavoro, aveva il cellelluare acceso, sempre.
Era ed è tuttora un uomo molto impegnato.

Il suo telefonino suona di continuo.
Quando è nel bel mezzo di una riunione  la sua suoneria (neppure tanto silenziosa) lo avvisa di
continuo che è ora di rispondere al telefono.
E sai cosa risponde al telefono sempre?: “che in quel momento è occupato e che non può rispondere”.
Intanto la riunione procede e lui continua a rispondere al cellulare ripetendo che è troppo occupato in una riunione importante per potersi trattennere al telefonavo ed invita l’interlocutore dall’altra parte a richiamarlo più tardi.

Morale della storia? Il mio amico non riesce ad ascoltare la conferenza né a rispondere sensatamente ad uno solo dei suoi interlocutori telefonici.
Detto in altri termini: non è mai da nessuna parte.
Non riesce mai ad essere immerso totalmente in ciò che fa.
Il paradosso è che avendo sempre dietro il telefonino questi asssume la funzione solo di distrarlo, ed invece di essere strumento a servizio dell’uomo…fa in modo che sia l’uomo a servizio del telefonino.
Questa che ti ho raccontato è una storia vera che non fa vivere certo bene il mio amico e che, tra le altre cose, lo costringe a perdere davvero un mucchio di tempo che potrebbe essere speso a fare qualsiasi altra cosa utile.
Prendi questo esempio per comprendere quanto sia sacro il momento presente e rendigli giustizia destinando ad esso tutta la tua attenzione.
Stasera o domani ad esempio, quando mangerai, fallo in piena consapevolezza. Fai quello e basta. Non pensare ad altro se non al piacere che ti procura il cibo. Presta attenzione ai gusti che si sprigionano dal cibo, che sensazioni ti provocano? Cosa senti? Fallo anche bevendo un solo bicchiere d’acqua. Senti come ti rinfresca, ti disseta. Ti nutre. Insomma non sottrarti mai all’istante, dagli rispetto, così facendo, di conseguenza darai rispetto anche a te stesso e alle tue azioni.

domenica 15 gennaio 2012

IL PIU GRANDE SEGRETO PER MIGLIORARSI E CAMBIARE VITA

Cambiare Vita con il Miglioramento Personale, si poù fare veramente?
Attualmente il mondo della crescita personale si arricchisce sempre di più di Tecniche valide per cambiare vita eppure tante persone non ci riescono, leggono libri e libri, comprano prodotti su prodotti ed i risultati che ottengono sono scarsi o nulli, come mai?
Il motivo è molto semplice, sembra irreale ma con un buon prodotto una persona può migliorare di più e cambiare vita molto velocemente rispetto ad uno che ha comprato 100 libri ed acquistato altrettanti prodotti.
Tutto questo se quell’unico prodotto lo fa fruttare come si deve, cioè se applica il più grande Segreto del Miglioramento Personale: LA PRATICA!

Ebbene si, strano, mi dirai: “E’ ovvio”, eppure tante persone lo danno per scontato oppure proprio quasi non lo considerano. I libri, i prodotti sulla Crescita Personale “non sono libri comuni“, non sono libri da leggere e basta, anzi, quello è il primo passo e basta, dopo c’è molto di più…
Prova a prenderti un impegno con te stesso. Scegli un libro o un prodotto sul Miglioramento Personale e “Praticalo” eseguendo gli esercizi descritti per un mese con costanza e determinazione; non comprare altro per almeno un mese.
Passato il mese, torna indietro con la mente ed osserva i tuoi cambiamenti, sicuramente ne noterai (se avrai seguito la procedura della pratica).
Ora confronta il prodotto che hai “Praticato” per un mese ed un’altro prodotto (magari uno che ti sembrava migliore pure :) ) “non praticato“, cambiamenti uguali, maggiori, diversi?
Ottimo, adesso conosci anche Te il grande segreto sotto gli occhi di tutti ma non percepito bene, prova ad Applicarlo da oggi in poi e…. Buon Cambiamento! :)